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Lavora come se non avessi bisogno di soldi

Il denaro smuove, potentemente. Sia quando c’è, sia quando non c’è, sia quando lo si mette in figura, sia quando lo si lascia sullo sfondo.

Smuove emozioni, crea e sostiene immagini di sé, racconta patti antichi, mette in luce mancanze e potenzialità nascoste, genera smottamenti interiori, ci mette davanti a noi stessi, prima o poi, nudi e crudi, spesso. Ci fa preoccupare o esultare, ci è indifferente.

Anche quando non ce ne accorgiamo, anzi, soprattutto lì. Anche se non vogliamo che accada o non vogliamo “farci i conti”.

Fa parte di noi e della nostra storia, può raccontarci molto di noi stessi e il “come” delle relazioni che viviamo, può permetterci cambiamenti e sguardi differenti.

Il tema del business e del denaro uniti, ancor di più, laddove lo si unisce ad un attivarsi nel concreto di azioni, in una professione come la nostra, percepita spesso (sotto sotto) come santa e santificante, incentrata sull’aiutare gli altri.

Sono capace di fare denaro, sono capace di generare abbondanza con le mie passioni, ce la posso fare anche io…

Dalla terra terra alle alte sfere, dal denaro alla santità, passando da tutto ciò che sta in mezzo in questa via.

Che cosa c’è in mezzo, per te?
È una strada lineare o interrotta quella che ti conduce a fare business?
Puoi essere santo e ricco al tempo stesso? Santo davanti a chi, c’è da chiedersi, e ricco per che cosa, quindi.
Si può fare business quando in gioco sono il disagio e il bisogno di aiuto delle persone?
Possiamo darci il permesso di essere profondamente egoisti e pensare solo a fare tanti, tantissimi soldi?
E se i soldi non esistessero, staresti meglio?

Ovviamente, queste mie domande provocatorie, che metto come cornice di riflessione a questo numero del Retrobottega così arricchente, hanno lo scopo di smuovere la tua attenzione, di spostarti forse da dove sei, per introdurti e accompagnarti in questo viaggio di lettura da diversi punti di vista.

Approda in questo numero, chiedendoti con quale immagine sul denaro parti, alla scoperta, nella lettura.
Cancella ora le domande e apriti all’occasione, che ti viene offerta in questo numero, di scoprire
nuovi spunti, di aprire nuove gestalt e nuove possibilità.

Sottolinea ciò che ti colpisce, una parola, scritta o udita o vista. Già, nuovo approccio questa volta, non solo la vista, ma anche l’udito (con l’audio scaricabile). La vista, ancora, con la vignetta. Segna le emozioni che si attivano in te: un sorriso, un fastidio, leggerezza o fatica, noia.
Tutto è esperienza, da cui poter trarre frutto.

Vengono toccati svariati punti di vista, per dare un colore differente a questo tema.
Dal racconto leggero e ironico, al quadro chiaro di una start up, all’apertura di una meditazione attivante abbondanza, all’approccio selvaggio, perché no; senza dimenticarci di quelle interviste impossibili che tanto smuovono, passando dalle esperienze individuali di creare business per una propria competenza, alla recensione del libro sul tema, finendo con quel dialogo interiore che tanto ci somiglia sulla possibilità del fallimento.

Chiudi questa esperienza di lettura con una parola, che ti porti con te. Osserva ciò è accaduto nel viaggio, facendo caso anche a ciò che avrai scelto di leggere per primo e ciò che avrai deciso di non leggere, potranno svelarti un nuovo aspetto di te.

Buona lettura.
Roberta