Con lo zucchero in bocca

Con lo zucchero in bocca libro Martina Caffo

Può una storia vera risultare più appassionante di un racconto di fantasia?

Io credo di sì.

“Con lo zucchero in bocca” racconta la Rinascita personale e spirituale  della protagonista attraverso eventi a volte traumatici a volte dolcissimi, ma tutti ugualmente preziosi per il passaggio di ruolo da comparsa a protagonista e regista della propria vita.

Una nascita rocambolesca, una nonna guida, un principe bluette che non arriva, un sogno custodito per tanto tempo che si realizza, un bosco magico, un’ombra che insegna, visioni premonitrici e viaggi in terre lontane e in luoghi quasi proibiti come il Tribunale della Sacra Rota.

Una storia sincera di paura che si trasforma in amore e gratitudine.

Una storia di resilienza, di sorellanza, di fiducia, di bellezza.

Una storia intima, dissacrante e divertente anche nell’affrontare momenti talvolta quasi tragici.

Ma perché questo insolito titolo per una storia di Rinascita?

Perché la Rinascita è racchiusa lì, in quella frase mantra che la protagonista fa propria dopo averla sentita ripetere in tante occasioni dalla nonna quando a lei bambina insegnava così a non farsi chiudere la bocca da nessuno. Mai.

Ed esprimere sempre ciò che era.

“Nella vita nipote cara si può e si deve dire tutto ciò che si pensa, basta avere lo zucchero in bocca, dirlo cioè con grazia e rispetto dell’altro”.

Ed è con lo zucchero in bocca appunto che questo testo vuol raccontare degli accadimenti e degli incontri che hanno reso possibile la miracolosa trasformazione della protagonista.

Con l’intento di ispirare chi legge ad accorgersi che abbiamo sempre una scelta per passare dalla Paura all’Amore. E siamo sempre noi a fare quella scelta.

O a non farla.